STORIA
II Moscato di Alessandria, sicuramente più noto come Zibibbo – nome con il quale risulta iscritto, dal 1999, al Registro Nazionale delle Varietà di Vite -, fa parte della grande famiglia di uve, a bacca bianca e rossa, associate dal nome Moscato e presenti nell’area del Mediterraneo da tempi antichi. Per una più completa descrizione della storia e delle origini di questo gruppo di varietà rimandiamo alla scheda del Moscato Bianco. Il Moscato di Alessandria è considerato originario dell’antichissima città di Alessandria d’Egitto, e in genere è considerato uguale ad altre varietà coltivate nel basso bacino del Mediterraneo come il Moscatel de Malaga, il Moscatel de Jerez (entrambi diffusi nel Sud della Spagna), il Muscat Gordo Blanco e il Salamanna. Non si è trovata alcuna spiegazione accettabile sull’etimologia del termine Zibibbo.
DIFFUSIONE
L’unica zona di produzione è in Sicilia, nell’isola di Pantelleria, situata molto al largo delle coste trapanesi. La sola Doc che lo contempla è quella denominata Moscato di Pantelleria o Passito di Pantelleria o, ancora, Pantelleria: sono previste le tipologie Pantelleria Bianco Secco, Moscato e Zibibbo Dolce (in genere da uve fresche), Passito, Moscato e Passito Liquoroso, Moscato Spumante Dolce e Frizzante Secco.
VINO
Dato il gran numero di vini diversi che è possibile ottenere a Pantelleria, è difficile definire in generale le caratteristiche del vino. Limitandoci alla tipologia Passito – senza dubbio quella di maggior pregio, possiamo incontrare un vino dal colore dorato o ambrato, dagli aromi ampi di frutta secca (datteri, fichi), di confettura di albicocche e di agrumi canditi. Caldo, grasso, vellutato e avvolgente al gusto, ha una dolcezza sostenuta ma ben bilanciata da adeguata acidità.
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