L’origine di questo vitigno non è sicura ma è comunque molto antica: Crescenzi (1303) lo cita con il nome Uva Canajuola e ne parla come di una bellissima uva e da serbare». Altri autori importanti come Soderini (1622) lo descrivono come Canaiolo Nero e come Uva Canaiola Colore. Con il nome Canaiolo Colore è citato anche da Villafranchi (1773) e Acerbi. È stato iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1970. Molto spesso ha subito una erronea identificazione con altre varietà con le quali si trovava nelle coltivazioni promiscue, in particolare con il Sangiovese, il Ciliegio e il Canina Nera.
Il nome deriva dal fatto che il periodo dell’invaiatura cade nei diescaniculares- i giorni canicolari (24 luglio-24 agosto) – oppure dal caratteristico sapore amarognolo che potrebbe ricordare la rosa canina. Dal Canaiolo Nero si è sviluppato, come mutazione, il Canaiolo Rosa.
DIFFUSIONE
La Toscana è l’area di diffusione più vasta, ma lo si può trovare anche nelle altre regioni della fascia centrale della penisola – Lazio, Umbria, Marche-e in Liguria. È uno dei vitigni storici della formulazione tradizionale del Chianti e ancora oggi può entrare come vitigno complementare nel disciplinare del Chianti Classico, del Nobile di Montepulciano, del Rosso di Montepulciano, del Carmignano, del Torgiano Rosso, del Colli dell’Etruria Centrale, del Montecarlo e del San Gimignano.
VINO
Sono pochi per ora i casi di vinificazione del Canaiolo Nero in purezza ma esistono aziende in Umbria e in Toscana che stanno cercando di ottenere buoni risultati in questo senso. Le caratteristiche organolettiche sono quelle di un vino con un buon tenore alcolico, ricco di di estratti e di morbidezza, con aromi di frutta rossa e tendenza a un corpo medio.
Chianti Classico 2020 “Castello di Monsanto”: si presenta di un colore rosso rubino. Al naso ha grande impatto. Bouquet intenso di spezie, tabacco e aromi floreali anticipano il meglio che deve venire. In bocca maestoso, tannini muscolari ma in perfetta armonia con un corpo pieno e acidità bilanciata, che conferma il naso, spezie e cuoio e tabacco e frutti rossi.
Straordinario per la sua schiettezza. Vi sorprenderà!
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INFORMAZIONITECNICHE
Astuccio: Senza Astuccio Produttore: Castello di Monsanto Nazione: Italia Tipologia: Vino rosso Vitigno: Sangiovese 90%, Canaiolo e Colorino 10% Denominazione: Chianti Classico DOCG Regione: Toscana Zona di Produzione: Monsanto (FI) Annata: 2020
Chianti Classico Gran Selezione Il Poggio 2018 “Castello di Monsanto”: mettetevi comodi! Un bellissimo colore rubino. Consistente nei profumi ampi e ben distinti. Cuoio, tabacco, prugna, amarene e accenni balsamici. Fine come pochi, persistente in modo infinito. Tannini morbidi e ben modellati con alcool e acidità.
Un vino di classe, dall’eleganza semplicemente disarmante. Eccellente è dire poco.
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INFORMAZIONITECNICHE
Astuccio: Senza Astuccio Produttore: Castello di Monsanto Nazione: Italia Tipologia: Vino rosso Vitigno: Sangiovese 95%, Canaiolo e Colorino 5% Denominazione: Chianti Classico DOCG Regione: Toscana Zona di Produzione: Monsanto (FI) Annata: 2018
Chianti Classico Riserva 2019 “Castello di Monsanto”: gran bel vino. Ancora si deve distendere ma che regala già oggi ottime sensazioni. Godibilità odierna che scalza un po’ quelle che sono le caratteristiche peculiari delle annate giovani in quel del Chianti Classico. Da bere oggi senza timore reverenziale. Buona presenza di terziari, integrati in modo elegante su base di mora e ciliegia, note speziate e floreali a contorno. Equilibrato al palato con buona ampiezza in entrata e bellissima acidità che lo rende lungo. Tannino ben presente e di grana fine.
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INFORMAZIONITECNICHE
Astuccio: Senza Astuccio Produttore: Castello di Monsanto Nazione: Italia Tipologia: Vino rosso Vitigno: Sangiovese 90%, Canaiolo e Colorino 10% Denominazione: Chianti Classico DOCG Regione: Toscana Zona di Produzione: Monsanto (FI) Annata: 2019
Santa Subito 2018 “Santa10”: un vino che impiega un po’ a carburare, ma poi dà tanta soddisfazione.
Dopo lunga ossigenazione, si sprigiona in bocca con muschio, terra, cacao, tabacco, mentre al naso é denso frutti di bosco. In primis la mora. Secco e strutturato, é pieno, rotondo ma tendente sempre all’amaro con un tannino sempre vivo. Una buona acidità conferisce vinosità e freschezza sia al naso che in bocca.
Al palato il corpo è medio e la morbidezza da una bella rotondità in ingresso. Si avverte una buona freschezza e un tannino abbastanza ruvido e asciugante.
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INFORMAZIONI TECNICHE
Astuccio: Senza Astuccio Produttore: Santa10 Nazione: Italia Tipologia: Vino Rosso Vitigno: Canaiolo 34%, Ciliegiolo 33%, Colorino 33% Denominazione: Rosso Naturale I.G.T Regione: Toscana Zona di Produzione: Siena (SI) Annata: 2018