UNA REALTÀ FAMILIARE

Nel 1970, Dina e Paolo, fondatori di Ronchi di Cialla, scelgono la vita vignaiola. I figli Pierpaolo ed Ivan, periti agrari e laureati in Scienze delle Preparazioni Alimentari, incarnano la generazione “nata sulla vigna”. Fin dalla fondazione, Paolo e Dina si impegnano nella coltivazione e salvaguardia dei vitigni autoctoni friulani, producendo vini da invecchiamento. Nel 1976, ricevono il primo “Risit d’aur” per l’impianto di Schioppettino, sostenendo la biodiversità viticola. Nel 1983, diventa ufficiale la delimitazione geografica “Cialla” per vini come Schioppettino, Refosco dal Peduncolo Rosso, Verduzzo, e Picolit.

L’8 giugno 2002, ai Ronchi di Cialla, si commemora il 25º anniversario della rinascita dello Schioppettino. Durante l’evento, si presentarono 25 anni di Schioppettino attraverso sei annate (1998, 1990, 1985, 1983, 1980 e 1977), assaggiati da una selezionata commissione di esperti. La degustazione evidenzia l’evoluzione e l’unicità dello Schioppettino di Cialla nel tempo, sottolineando la sua capacità di esprimersi ed elevare la qualità con lunghi periodi di invecchiamento. 

TERRITORIO INCONTAMINATO

La valle di Cialla, orientata da Nord-Est a Sud-Ovest, è un gioiello racchiuso tra boschi di castagni, querce e ciliegi selvatici, situato nella zona Doc Colli Orientali del Friuli. Rimasta intatta nel tempo, Cialla, chiamata Cela in lingua slava locale, significa “Riviera” grazie al suo microclima unico, in cui prospera ancora oggi l’ulivo. I terrazzamenti ripidi, creati durante il Patriarcato d’Aquileia e la Repubblica di Venezia, risalgono ai tempi antichi e, secondo la tradizione, furono mano dei prigionieri turchi.

IL LUOGO DOVE LO SCHIOPPETTINO RINASCE

A Cialla, nel 1970, avviene un piccolo miracolo: Paolo e Dina Rapuzzi fondano la cantina Ronchi di Cialla e grazie anche all’aiuto di Bernardo Bruno, allora sindaco di Prepotto, riescono a trovare circa 60 viti superstiti di Schioppettino. Selezionando le migliori gemme dai tralci fecero delle nuove talee e riuscirono nell’arco di 2 anni a realizzare un primo impianto di 3.500 viti che segnò a tutti gli effetti la rinascita dello Schioppettino. Dopo oltre quarant’anni lo Schioppettino è ormai diffuso in tutto il mondo, numerose annate, custodite nelle cantine a Ronchi di Cialla, sono state sottoposte a rabboccamento. Lo Schioppettino da vitigno estinto, grazie a Ronchi di Cialla ed alla famiglia Rapuzzi, sta vivendo una nuova giovinezza e un rinnovato periodo di celebrità.

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