Il Comune di Montefalco si trova in uno degli angoli più ricchi di storia e beni culturali dell’Umbria che, in campo enologico, rappresenta anche il cuore della denominazione dei vini “Montefalco”. È in questo comprensorio che si trova l’azienda agricola Antonelli, in località San Marco, i cui terreni si estendono su colline ad un’altitudine media di 350 metri sul livello del mare.
LA STORIA
Si ha traccia delle origini della tenuta in diversi documenti altomedievali, che ricordano San Marco de Corticellis come corte agricola longobarda, pertinenza della grande coorte di San Fortunato, di proprietà dei duchi di Spoleto. Dal XIII al XIX secolo la tenuta appartenne al vescovado di Spoleto e la villa fu residenza estiva del vescovo. Gli attuali confini corrispondono grosso modo a quelli descritti in un documento del XIII secolo conservato all’archivio vescovile di Spoleto.
Nel 1881 la proprietà passa a Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, trasferitosi a Roma per esercitare la professione. Dal 1986 l’azienda è diretta da Filippo Antonelli, agronomo, che vive tra Montefalco e Roma, dove conduce una seconda azienda vinicola, Castello di Torre in Pietra, una bella e storica realtà agricola alle porte della capitale. La filosofia profondamente morale e virtuosa sia nella gestione dell’azienda agricola, sia nell’interpretazione del ruolo del manager, si riflette come non mai in Francesco, ad oggi alla guida della Cantina Antonelli San Marco.
LA CANTINA
Al centro dell’azienda, proprio sotto l’antica casa padronale, si trova la cantina, costruita sottoterra per limitare l’impatto ambientale e per sviluppare la vinificazione per caduta. Si vinificano solo uve di propria produzione, da agricoltura biologica, così da offrire un prodotto di cui si siano valutate e controllate, in ogni fase, caratteristiche, pregi e potenzialità.
La vinificazione e la successiva svinatura avvengono per gravità, cioè senza l’uso di pompe che danneggerebbero l’integrità delle bucce, accorgimento qualitativo particolarmente importante per le uve del sagrantino per la loro ricchezza polifenolica, soprattutto di tannini.
La raccolta esclusivamente manuale, a cui segue l’uso di una piccola macchina diraspapigiatrice che si posiziona proprio sopra il fermentino, permette un controllo ottimale dello stato delle uve, della giusta pressione utile a staccare gli acini senza intaccare i vinaccioli, e quindi di una fermentazione che avviene in pieno controllo. Anche la bottaia e il locale per l’affinamento in bottiglia sono stati realizzati sotto il livello del terreno per avere una temperatura pressochè costante. Le botti sono esclusivamente grandi. Lo stile dell’azienda è da sempre incentrato su vini dalla vocazione tradizionale ed elegante.
I VINI
Da sempre la cantina si caratterizza per il rispetto dei vitigni più tipici dell’ area di produzione. Il Sagrantino innanzitutto, vitigno autoctono di Montefalco, sul quale si opera un’attenta zonazione, per esaltarne al meglio le sottili prospettive determinate dalle annate e dalle posizioni dei vigneti. Un lavoro analogo viene svolto con il Trebbiano Spoletino. Vitigno di fatto scomparso per anni, ma solo parzialmente dimenticato fino alla sua recente riscoperta, che finalmente ha dato alla nostra zona di produzione la possibilità di produrre anche vini bianchi dalla lunga e interessante prospettiva, oltre ai già conosciuti rossi.
Completano l’insieme dei vitigni a bacca rossa il Sangiovese e altri tipici del centro Italia, importanti per l’uvaggio del Montefalco Rosso doc della versione Riserva, e il Grechetto per quanto riguarda i bianchi.
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