Descrizione
DESCRIZIONE DEL VINO ROSSO IL PETTIROSSO 2020 VALTELLINA SUPERIORE “AR.PE.PE.”
Il Pettirosso 2020 Valtellina Superiore “Ar.Pe.Pe.”: l’ottimale esposizione del versante retico, interamente affacciato a Sud, ha consentito nei secoli la diffusione di vitis vinifera in Valtellina, in Lombardia.
Se il microclima è particolarmente favorevole, non si può dire altrettanto delle condizioni di coltivazione: i terrazzamenti che ospitano le viti, infatti, aggrappati al pendio roccioso, sono difficilmente accessibili e questo complica lo svolgimento di tutte le pratiche agronomiche. Le lavorazioni vengono quindi eseguite manualmente e durante la vendemmia l’uva viene trasportata a spalla, in piccole ceste, lungo i sentieri che si inerpicano sulle rupi. La tecnologia di vinificazione cambia costantemente, ma per Ar.Pe.Pe. solo restando fedeli alle tecniche tradizionali si può conservare nel tempo la famosa qualità del vino di Valtellina.
Di questi pennuti son pieni i boschi, quelli che oggi incombono sulle vigne della Valtellina. È raro che entrino in cantina, ma quel giorno se ne posò uno su una botte di legno vecchia, quasi volesse avvertire di qualcosa. Pochi giorni dopo mentre si assaggiava il vino, Isabella si accorse di una leggera perdita da una doga di pancia, quelle di acacia. Il vino sembrava essere pronto per la bottiglia e la botte purtroppo andava sostituita. Era troppo poco per decidere di farne un’etichetta e allora con Emanuele scelse alcune botti di quel ‘97, le più pronte, per farne Il Pettirosso.
Lunga macerazione sulle bucce e affinamento di 12 mesi in tini e botti di legno da 50 ettolitri.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Il Pettirosso 2020 Valtellina Superiore “Ar.Pe.Pe.”: in serate particolari Il Pettirosso lo si ritrova a cena sui terrazzi sopra Sondrio, che cinguetta allegro. Soltanto in qualche annata gli assaggi in cantina suggeriscono di fare un Valtellina Superiore che sia l’espressione corale delle tre zone centrali della DOCG.
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