Descrizione
DESCRIZIONE DEL GALVANO ROSSO RIFERMENTATO “CROCI”
Galvano Rosso Rifermentato “Croci” è frutto dell’assemblaggio di uve di Barbera e Croatina, vitigni autoctoni a bacca rossa dell‘Emilia Romagna. Cantina Croci, fondata nel 1935 dalla famiglia Croci e oggi gestita con passione dai giovani Massimiliano e Giuseppe, è profondamente radicata nel territorio piacentino. Le viti, coltivate a 260 metri sul livello del mare, sono curate secondo il guyot piacentino in terreni argilloso-sabbiosi di origine pliocenica. L’intera tenuta adotta un rigido regime biologico certificato, con inerbimento naturale e lavorazioni manuali, evitando sostanze chimiche o diserbanti che possano compromettere l’ecosistema. In cantina, la filosofia è la stessa: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, nessuna filtrazione o chiarifica prima dell’imbottigliamento. Le uve destinate al Galvano vengono vendemmiate manualmente e fermentate spontaneamente. Il mosto rimane in macerazione sulle bucce per circa 8 giorni per ottenere colore e aromi intensi. Dopo questa fase, il vino affina in bottiglia per 10 mesi e subisce una seconda rifermentazione in bottiglia.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Galvano Rosso Rifermentato “Croci” splende nel bicchiere con un colore rubino intenso che si avvicina al granato, presenta un naso emblematico che unisce caratteristiche vinosi e fragranti con profondi richiami al territorio: sottobosco, foglie umide e una nota terrosa distintiva. Il sorso è intenso e saporito, con una piacevole frizione tannica e una leggera effervescenza che invoglia a continuare a bere. La sua persistente spuma vivace contribuisce a rendere l’esperienza gustativa ancora più appagante. Galvano è consigliato da abbinare con piatti tipici piacentini come taglieri di affettati e salumi come la coppa piacentina o pancetta con gnocco fritto. È ottimo anche con carni rosse in umido, grigliate, primi piatti di pasta con sugo di carne e zuppe di verdure di stagione. La sua profondità e la vena secca nel finale lo rendono un compagno ideale per esaltare i sapori della cucina locale.