Descrizione
DESCRIZIONE DEL FRANCIACORTA PAS DOSÉ “MOSNEL”
Franciacorta Pas Dosé “Mosnel”: stretto attorno ad una vena coinvolgente, come un volo al tramonto. La luce brilla forte, diritta e senza alcuna esitazione.
Servono almeno 30 mesi nelle cantine Mosnel perché le uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero possano esprimere tutta la loro armonia nel Pas Dosé, espressione dell’idea di Franciacorta più fedele al territorio e alla vigna. Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero dei vigneti con esposizione Est – Sud/Est. Piane e ondulazioni interne del morenico, di media fertilità, sciolto, con scheletro di media profondità.
La vinificazione avviene in bianco in pressa pneumatica con separazione della I e II spremitura. Dopo 12 ore di decantazione a 15° C, inoculo di lieviti selezionati per la fermentazione parte in vasche di acciaio inox a temperatura controllata e parte in botti di rovere di piccole dimensioni. Malolattica e travaso precedono l’assemblaggio della Cuvée che in primavera, aggiunto lo “sciroppo di tiraggio”, viene imbottigliata, tappata con il tappo a corona e coricata in catasta per la presa di spuma. Le bottiglie accatastate affinano almeno 30 mesi nei locali delle cantine prima del “remuage”. Successivamente sboccate e dosate con lo stesso vino, ricevono il tappo a fungo e la gabbietta. Almeno tre mesi di affinamento ulteriore sono infine necessari prima di immettere questo Franciacorta sul mercato.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Franciacorta Pas Dosé “Mosnel” presenta un effervescenza viva e pungente, sale alla corona in fretta, bruciando le bolle di calibro medio, piuttosto variabile. Calmo il perlaggio, offerto quasi con ritrosìa ad aprire una stoffa cerulea e leggermente viscosa. Verdissimo, rifulge di barbagli elettrici, vividi di giallo oro nuovo. L’aroma è millimetrico: un orizzonte punteggiato di piccoli segnali verdi, precisi, intervallati da silinzii che riempiono gli spazi. Urgente una nota agrumata, di bucce candite, di quella pesca a pasta bianca, ancora acerba, fredda. Poi il finale di erbe dell’orto, vibrazioni appena udibili ma comunicative. Il sorso convince, prende: reboante all’attacco, guadagna subito il centro del palato con una spiccata salinità, attraversata da brividi di acidità controllata, mentre la periferia risale salda e sicura. Stretto attorno ad una vena coinvolgente, come un volo al tramonto. La luce brilla forte, diritta e senza alcuna esitazione.
Servire a 8-10C°.
Per vedere l’azienda da più vicino clicca qui.