Descrizione
DESCRIZIONE DEL VINO ROSSO CHIANTI CLASSICO GRAN SELEZIONE IL POGGIO 2018 “CASTELLO DI MONSANTO”
Chianti Classico Gran Selezione Il Poggio 2018 “Castello di Monsanto”: il vino che racconta la storia di Monsanto.
Dal vigneto il Poggio, nel lontano 1962, comincia la storia produttiva di Castello di Monsanto con la prima vendemmia di Fabrizio Bianchi, che intuì le potenzialità di questa vigna, vinificandola separatamente. Ancora oggi bottiglia simbolo dell’azienda, primo Chianti Classico a riportare in etichetta la menzione di singolo vigneto, vede la scomparsa delle uve bianche dalla sua composizione nel 1968. Dalla vigna il Poggio, per selezione massale, provengono tutte le piante di Sangiovese, Colorino e Canaiolo che oggi popolano i vigneti aziendali. Le oltre 100.000 bottiglie che dalla prima vendemmia ad oggi riposano nella cantina storica del castello, testimoniano la straordinaria capacità di invecchiamento di questo vino.
95% Sangiovese e 5% Canaiolo e Colorino coltivati a guyot e cordone speronato. Post vendemmia segue la vinificazione in tini di acciaio tronco-conici a temperatura controllata con sistema di svuotamento (Délestage) e rimontaggi per circa 20/22 giorni. Affinamento in botti di rovere da 38 HL per circa 20 mesi e 2 anni in bottiglia.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Chianti Classico Gran Selezione Il Poggio 2018 “Castello di Monsanto”: fantastico. Ha tutto in un corpo quasi esile, non spanciato, quasi essenziale.
Si presenta di un colore rosso rubino trasparente con il classico riflesso granato. Ampio ventaglio olfattivo con profumi ben definiti e ben scanditi: arancia rossa, amarena, violetta, frutti rossi (fragolina di bosco e ribes) e rosa che inebriano all’olfatto. Bouquet variegato che non si stanca di esprimersi anche in seconda battuta, ben supportato da note erbacee (timo rosmarino e salvia) e terziarie (cuoio, pellame). Palato coerente con una vena fresco sapida che lo rende goloso. In bocca è apparentemente delicato, ma si manifesta poi con grande eleganza e superba persistenza; tannini e l’acidità formano una trama che compensa l’apporto calorico.
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